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Anasazi

Anasazi

Gli Anasazi (dalla lingua navajo Anaasází, "gli antichi") furono un popolo nativo del Nord America, vissuto tra il VII secolo e la fine del XIV tra Utah, Arizona, New Mexico e Colorado.

Oggi vengono definiti come "Popoli Ancestrali" o "Pueblo Ancestrali". Secondo gli studi condotti dall'astro-archeologo italiano Giulio Magli:

«Gli Anasazi sono gli antenati degli odierni nativi americani Hopi/Zuñi, tribù che vivono oggi lungo il Rio Grande, nel Nuovo Messico e l'Arizona»

Pueblo (in spagnolo "villaggio") era il termine con cui i primi esploratori spagnoli identificavano lo stile di vita degli Anasazi. I Navajo, tradizionalmente insediati nello stesso territorio, si riferivano al Popolo Pueblo usando il termine Anaasází, che significa letteralmente "antenati dei nostri nemici" ma che oggi viene utilizzato col significato di "antichi". Gli Hopi, invece, definivano gli Anasazi come Hisatsinom, che significa "gli antichi".

Vivevano in villaggi caratterizzati spesso dall'architettura monumentale. Nel 1250 d.C. molti villaggi vengono abbandonati e altri vengono costruiti in posizioni più difficilmente raggiungibili.

Gli Anasazi non conoscevano la scrittura: ciò che rimane da testimonianza della loro esistenza sono edifici di grandi dimensioni, come il sito archeologico di Sand Canyon, con una struttura di 420 stanze, e che fu realizzato, abitato e abbandonato nell'arco di soli cinquant'anni intorno al 1200.

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Storia degli Anasazi

Una delle prime ipotesi sull'origine degli Anasazi si basava su un errore di traduzione di una parola Navajo, popolo che nel 1800 abitava le terre che erano state dei Pueblo Ancestrali. Il termine "anasazi" deriva infatti da una parola Navajo che significa "antichi", e non "nemici", come si credeva all'inizio.
Si sono fatte risalire le loro origini a più di 6.000 anni fa mentre, in realtà, non se ne hanno notizie antecedenti ai 2.000 anni fa.

Tracce archeologiche di questa cultura si ritrovano già nel 1500 a.C., ma la civiltà fiorì nel X secolo d.C. , in tutta la zona che corrisponde oggi al confine incrociato di Utah, Colorado, Arizona e Nuovo Messico. Riuscirono a costruire un'economia florida basata sulla caccia e su un'efficiente pianificazione agricola.

Anasazi e capricci del clima

Il terreno e le risorse presenti sul territorio degli Anasazi hanno un elevato grado di variabilità. L'altezza sul livello del mare va da 1.400 metri a 2.600 metri e sono presenti vasti altipiani desertici o ricoperti da pini e ginepri. L'erosione causata da vento e acqua ha creato enormi canyon dalle pareti a dirupo.

Le aree abitate dai Pueblo Ancestrali soffrivano periodicamente di siccità. Le piogge estive avevano carattere discontinuo e, quando si manifestavano, risultavano distruttive per l'ecosistema desertico. Le precipitazioni nevose erano altrettanto inaffidabili, ma costituivano una delle fonti principali d'acqua e consentivano a semi selvatici e coltivati di germinare durante la primavera.

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Stile di vita degli Anasazi

Gli Anasazi vivevano in abitazioni scavate nella pietra di pendii rocciosi o costruite in prossimità di pendici di colline dalle pareti ripide. Questi villaggi, chiamati pueblos dai primi coloni spagnoli, erano spesso accessibili solo utilizzando corde d'arrampicata.

La maggior parte delle abitazioni avevano piani multipli ed erano impiegate per molteplici scopi, sia come luoghi famigliari sia come magazzini per le risorse alimentari. Le case circondavano piazze in cui si svolgeva la maggior parte delle attività comunitarie quotidiane e cerimoniali.

Molti edifici sembrano essere allineati per "catturare" dalle loro aperture il ciclo solare e quello lunare. Alcune strutture cerimoniali circolari, note come kivas, venivano costruite con proporzioni che seguivano il numero di stanza presenti in un pueblo: ogni 29-30 stanze si erigeva un piccolo kiva, ma non sono rare strutture di dimensioni maggiori come il Grande Kiva, dal diametro di 19 metri. Il kiva più grande è quello denominato "Casa Rinconada", che ha un diametro di 20 metri e una profondità di cinque metri.

Nel Canyon Chaco (New Mexico) esistono ancora oggi i resti di abitazioni che contenevano da 200 a 700 camere dotate di soffitti alti e di una metratura considerevole, sintomo di una pianificazione attenta e di una tecnica costruttiva molto avanzata per l'epoca in cui furono realizzate.

Gli Anasazi sono noti anche per una vasta produzione di ceramiche utilizzate per immagazzinare materie prime o per cucinare. Le ceramiche erano spesso riccamente decorate con motivi neri o bianchi su sfondi grigi.

Gli antichi Pueblo crearono una vasta collezione di petroglifi e pittografie su pareti rocciose. Molti di questi disegni sono in aree protette dal sole ma ben visibili per un passante, e hanno frequentemente come soggetti forme umanoidi o figure che somigliano a fantasmi o creature soprannaturali.

Nel 2006, una spedizione archeologica guidata dall'archeologo dilettante Hanson, scoprì una serie di petroglifi che raffiguravano scene di caccia e di raccolta. Le immagini rappresentano scene di una civiltà sviluppata e costruttrice di edifici che, fino alla comparsa dei grattacieli moderni, furono le più alte costruzioni del Nordamerica. Quello che si sa è che erano esperti contadini ed erano ossessionati dal cielo e dalle energie della Terra.

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Estinzione nel XIII secolo

Un sito che racconta la storia di violenza di questo popolo è quello di Castle Rock, nel Colorado, abbandonato intorno al 1274 probabilmente a seguito di un massacro. Centinaia di corpi furono ritrovati negli scavi del 1925, corpi che mostravano chiari segni di ferite e di cannibalismo.

Gli Anasazi si estinsero o emigrarono in circostanze misteriose. Secondo un recente studio, furono sterminati dalla siccità causata dal riscaldamento globale: dopo essere migrati verso terre migliori, la siccità dovuta al caldo eccessivo ridusse drasticamente le riserve d'acqua e impedì di effettuare i tradizionali scambi commerciali su lunghe distanze da cui dipendeva la sopravvivenza degli Anasazi.

Questa "scoperta" è stata confermata dallo studio dei tronchi d'albero (dendrocronologia): nel periodo dell'estinzione dei Pueblo Ancestrali gli scienziati hanno notato un susseguirsi di molti anelli sottili, sintomo di una lunga sequenza di periodi aridi.

L'evoluzione della vegetazione presente durante la civiltà degli Anasazi e il progressivo disboscamento sono stati dimostrati tramite lo studio delle tane dei ratti del deserto.

Il ritrovamento di coproliti umani contenenti mioglobina, oltre a femori e altre ossa lunghe umane spaccate per estrarne il midollo, fanno supporre che, nella fase finale di decadimento della civiltà, i problemi relativi alla sopravvivenza fossero tali da rendere obbligatorie pratiche di cannibalismo.

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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Anasazi